troppo grosse....le inserirò su facebook, se volete cercate Marco Zappa.

articolo scovato - se mi riesce scannerizzarlo e postarlo non so, domani ci provo

per il momento, ad onor dell'onestà ammetto di aver sparato delle cifre sbagliate (a mia difesa: con l'età la memoria vacilla...)


in attesa di riuscire a postarlo, vi accontenterete della citazione:
"A metà degli anni '60, i neri rappresentavano circa l'11% della popolazione degli Stati Uniti. nel 1966 i neri arruolati nell'esercito erano il 12,6%. [...] aviazione 10,2% - marina 5% [...] fra il 1965 e il 1967 il 23% dei caduti in Vietnam erano neri [...] la maggior parte dei neri riceveva a quel tempo solo una rudimentale istruzione [...] restava il fatto che poche reclute nere erano in grado di superare le prove selettive per gli addestramenti specializzati. Di conseguenza un numero spropositato di neri finiva nelle unità combattenti [...] nel 1967 il 20% dei combattenti erano neri; ed in alcune unità, come la fanteria aviotrasportata,su cui ricadeva il peso maggiore dei combattimenti, questa cifra saliva al 45% "

questa citazione è tratta da un trafiletto riassuntivo, all'interno di un articolo più ampio, di cui vi cito solo due passaggi: "...non era facile per un nero ottenere un posto sicuro alla base, perchè i lavori sedentari richiedevano un grado d'istruzione che ben pochi negri avevano raggiunto"
"gli ufficiali neri erano vere mosche bianche: poco piu' del 3% nell'esercito, meno dell'1% fra i marines"

"Nessun viet-cong mi ha mai chiamato negro.".
Era una delle frase in voga durante le manifestazioni contro la guerra e sui diritti civili scandita dai veterani di colore ritornati dal Vietnam.
Il corpo dei marines fu sicuramente una dell armi dove maggiormente si poterono toccare con mano le tensioni razziali del periodo. Per vocazione formato da volontari, come verso la fine della seconda guerra mondiale, il corpo dovette far fronte alle esigenze della guerra accettando (controvoglia), la leva obbligatoria, che riempi i campi di addestramento della Carolina e della California di soldati di colore. La spina dorsale del corpo è da sempre rappresentata dai suoi sottoufficiali, che erano in prevalenza bianchi e del sud, potete immaginare con quali conseguenze. Una miscela esplosiva sempre sul punto di esplodere e che limitò le capacità operative di intere unità verso la fine dell'intervento.
Quando andai a visitare Washington d.c. sono veramente rimasto sorpreso dalla presenza di gente, anche in orario notturno, erano le 23.00 quando ci capitai la prima volta, intorno a the wall come viene chiamato il monumento eretto a ricordare le vittime di quella lunga guerra. Al ricordo provo ancora una certa emozione.

L'unico libro sulla guerra del vietnam è quello scritto da Stanley Karnow "Storia della Guerra del Vietnam" un libricino di quasi 500 pagine