Figurati!
Sui diorami c'è così tanto da dire, dal supporto alla copertura...
Quando è possibile è un piacere condividere le tecniche, non si finisce mai di sperimentare, approfondire e scoprire metodi diversi... nella pratica ma anche grazie alle domande e alle discussioni.
Grazie a questo forum ho colmato la mia ultra-decennale lacuna di inattività modellistica in pochissimo tempo, imparando nuove tecniche e migliorando i risultati in maniera davvero inaspettata.
Alcune cose le ho scoperte con la pratica e gli errori, ma tante altre, talvolta anche apparentemente banali, non le avrei mai imparate senza i consigli altrui.
Condivido il consiglio di Massimo sull'uso anche di "ingredienti naturali"!
Economici e talvolta adattissimi allo scopo, soprattutto per le polveri, le uniche precauzioni particolari riguardano i materiali che si possono alterare con l'esposizione agli agenti esterni.
Certi materiali possono deteriorarsi, venire attaccati dalle muffe, e in certi casi addirittura venire mangiati letteralmente da insetti e simili.
Malgrado che in certi casi potrebbero essere adattissimi sono decisamente da evitare specialmente gli alimenti.
Ed anche usando materiali vegetali è necessario un trattamento particolare, come ho imparato a mie spese su alcuni vecchi diorama...
Prima cosa: i colori naturali di muschi, licheni, aghi, foglie e quant'altro, anche se ben essiccati, in molti casi col tempo e l'esposizione ad aria e luce sbiadiscono quindi vanno adeguatamente colorati.
Secondo: l'umidità, che potrebbe influire e alterare le fibre naturali, un'adeguata finitura spray (opaca o lucida) può prevenire diversi problemi visto che isola meglio la superficie dall'aria.
Oltretutto migliora anche l'ancoraggio al terreno dei materiali usati (cosa utile in caso di necessità di spolveratura).
Per le polveri generalmente non ci sono problemi dato che sono minerali inerti, qualsiasi tipo di terra, sabbia o rena della grana giusta può andare bene, basta colorarla se serve.
Un'unica possibile controindicazione nel caso siano presenti sali che possono sciogliersi, creare aloni o ossidarsi, io ad esempio evito la sabbia marina.
Se mi capita di trovare sabbie, rene, terre o pietruzze adatte ne raccolgo qualche barattolo quando vado in giro.
Personalmente per le polveri sono amante del tufo e del travertino (da buon etrusco...).
Sono facili da reperire un po' ovunque, di grana e colori diversi e quindi adatti a vari scopi, il tufo si sbriciola anche a mano, il travertino va pestato un po'...
Se non hanno già i colori giusti al naturale, li coloro con tinta acrilica economica.
Stendo un mucchietto di polvere su una superficie plastica rigida (o sul vetro) e impasto il tutto con la tinta abbastanza densa.
Colorandoli la polvere o i granelli si raggrumano, una volta essiccata la tinta basta sbriciolare nuovamente i grumi formatisi.
Il risultato immediato è una polvere del colore scelto dalla grana abbastanza varia, in molti casi più naturale che quelle uniformi.
Se serve una grana più o meno grossa o uniforme si può setacciare via la polvere fine e la tinta polverizzata, o i grani più grossi.
Per stendere le polveri poi ci sono svariati modi: "spizzicando" con le dita, col setaccio, cucchiai, palette ecc.
Si può applicare il terreno a macchie un po' alla volta, o su tutta la superficie alternando i materiali nei vari punti.
Alternando i materiali in varie seguenze e quantità si ottengono effetti diversi.
Generalmente prima i corpi più radi e/o voluminosi (massi, pietre, erba alta, cespugli ecc) e poi via via quelli più fini e uniformi (erba bassa, sabbia, terra ecc), sarebbe troppo lungo considerare tutte le varianti...
Bisogna far attenzione anche alla densità della colla e ai tempi di essiccazione, un fondo uniforme o casualmente vario si applica velocemente, un lavoro particolareggiato richiede tempo.
Se la colla è troppo densa in certi punti rischia di asciugare prima che si sia finito di coprire il tutto, e in quei punti polveri o altro non si incolleranno bene.
Se è troppo liquida si accumulerà nelle cavità seccando velocemente sui dossi dove ne resta solo un velo, risultato come sopra.
L'ideale sarebbe lavorare in un'ambiente umido dove la colla asciughi più lentamente, o vaporizzare dell'acqua con uno spruzzino, sicuramente da evitare il calore, il vento e l'aria secca.
Infine se la colla asciuga troppo velocemente, specie negli strati spessi, l'essiccazione veloce può causare stiramenti superficiali, sbollature o crepe nella copertura.
Spero che i consigli ti siano utili per fare un buon lavoro, poi con la pratica vedrai che ne scoprirai anche tu di trucchi!
Leo